Al Ristorante “Zaira”: alta qualità e piatti all’avanguardia

Lo chef Maurizio Di Ruocco insieme a suo fratello maître Giuseppe, ancora una volta hanno dimostrato di avere la grinta, la passione e il talento per avere un posto di tutto rispetto nel campo della ristorazione.

Con anche la collaborazione di Teresa Romano,

(nella foto in ordine a partire da sinistra, Elisa Somma, Vincenzo Donnarumma, Maurizio Di Ruocco, Teresa Romano)

hanno dato vita il 15 settembre ad una serata da gran gala ( intitolata “Verso Gragnano” in quanto il ristorante Zaira si trasferirà appunto a Gragnano) dove tutto è stato impeccabile, dalla mise en place ( di questa se ne occupa Giuseppe con una vera dedizione per il particolare e per l’estetica)

ai bellissimi ed interessanti piatti serviti e raccontati con attenzione e tatto.

Una giovane squadra quello dello Zaira che, va avanti con decisione dando la giusta attenzione ai prodotti del loro territorio, non nel modo tradizionale ma con lo sguardo rivolto all’originalità.

Il menù?Ve lo presento subito, sono sicura che vi rifarete gli occhi e vi verrà voglia di visitare il ristorante Zaira che, merita di essere conosciuto ed apprezzato.

Voglio iniziare facendovi mangiare con gli occhi, questi vari e buonissimi pani

Entriamo nel vivo del menù con:

Spuma di totano, patate, zenzero e corallo al nero di seppia

Tonno scottato al sesamo su mousse di ricotta di jersey, riduzione di aceto balsamico, menta e gel di mela verde;

Capesanta gratinata al pesto di pistacchio e granella di Bronte, asparago dolce di Revello e dragoncello

Salmone a bassa temperatura, spuma di piselli, alga croccante e carota baby al vapore.

Paccheri di Gragnano, con pomodorino datterino, gambero bianco e limone.

Un secondo piatto ancora di mare,

Seppia brule su crema di zucca estiva, polvere di mandorle e arancia

Un predessert del giovane chef pasticciere Vincenzo Donnarumma della pasticceria “Peccati di gola, che ha suscitato grande interesse e raccolto altrettanti consensi

la “tentazione del Monaco” (crumble alla nocciola con bavarese al provolone del Monaco e pera pennata)

Inoltre, per concludere in grande bellezza il dessert
La versione scomposta di “Vita” (streusel alle mandorle, cremoso al Venezuela 43%, pepe sarawak e mandarino tardivo di Ciaculli, pan di Spagna con perle di cioccolato fondente, mousse al Vietnam 73%, glassa al caramello).

Ad accompagnare le dolci creazioni del pastry chef Vincenzo Donnarumma è stato lo Spumante Brut Don Andrea 1936 dell’Azienda Vinicola Santacosta del winemaker Giuseppe Pagano.

Voglio ringraziare tutto lo staff del ristorante Zaira, di avermi resa partecipe di una piacevole ed interessante serata che meritava, di essere raccontata.

Grand Hotel Continental:Un’esperienza da vivere!

Quando ad un panorama mozzafiato, dove il mare e il vesuvio sono i protagonisti assoluti, si aggiunge una gastronomia di alto livello significa che il successo è assicurato, ed è questo che merita per queste caratteristiche, il Grand Hotel Continental di Sorrento (NA).

L’albergo nato il 13 maggio del 1955, nel tempo ristrutturato con classe ed elaganza, oggi è una validissima realtà nel panorama internazionale della ristorazione (dove, lo chef dall’indiscusso talento Eugenio Cuomo, con gli ingredienti di eccellenza del territorio riesce a creare piatti che, sono una vera delizia per il palato) e dell’accoglienza ( le lussuose e numerose camere soddisfano le esigenze della clientela più esigente inoltre lo staff, è qualificato e cortese).

Lo chef Eugenio Cuomo, manifesta una grande passione per gli ingredienti  eccellenti della sua terra non solo, quando ne parla ma soprattutto quando cucina e così i suoi  piatti hanno quel profumo di buono e genuino, esteticamente sono moderni ed impiattati con eleganza oltre che, gustosi al palato.

Allo stesso tempo, la sala è ben curata da uno staff molto professionale ed   attento e questo, per me è un valore da non sottovalutare in quanto dona all’ambiente che ci circonda, l’atmosfera giusta per dei momenti di gioia e relax.

Il menù variegato e ben articolato, presenta un’ampia scelta di Antipasti, Primi piatti, Secondi piatti di pesce e di carne ed inoltre, vi è anche un menù degustazione molto interessante.

Nel menù, sono presenti anche dei piatti in grado di soddisfare in maniera eccellente anche i palati vegetariani mentre, per chi è intollerante o allergico può rivolgersi al personale di servizio che, con serietà e competenza è in grado di fornire con precisione, i piatti che non contengono allergeni.

La mia visita al Grand Hotel Continental per tutti questi motivi, è stata molto positiva ed ora vi accenno i momenti più salienti.

Appena arrivata, siamo state accolte ( io e la mia amica giornalista enogastronomica, Nunzia Gargano  ) all’ingresso della struttura dal personale addetto con gentilezza e serietà poi, una volta entrate nella hall non ho potuto fare a meno di notare, la suntosità e la bellezza degli arredamenti infine attraverso l’anscensore, ci hanno accompagnate in una bellissima terrazza chiamata Terrazza Vittoria,

dove il mare sembra quasi poterlo toccare e dove i clienti vengono coccolati da musica leggera dal vivo e, dai buonissimi ed originali cocktail preparati dal Barman Giovanni Cuomo,

veterano nel suo campo e vincitore di premi per alcuni dei suoi cocktail

come, l’Hugo (fiori di sambuco, soda, menta, prosecco)

e il Jumpa (rhum, limoncello, sciroppo di papaya, succo ace accompagnato da due fette di banana caramellata).

La passione e l’amore per la sua professione vanno ben oltre perchè, Giovanni produce con le sue mani e a casa propria, un buonissimo liquore che si chiama Cedrangolo

e che prende il nome dal frutto con cui viene prodotto ed ha il sapore in egual misura tra il cedro e l’arancia.

Dopo aver sorseggiato qualche cocktail, è arrivata l’esplosiva Felicita Bove cugina di Diodato Scala, uno dei proprietari del Grand Hotel Continental e organizzatrice del nostro incontro

poi, ci hanno fatto accomodare nella sala prevista per la cena e dove il maitre Antonio Fiorito, ci ha accolto con garbo ed attenzione.

Dopo pochi minuti viene a salutarci lo chef Eugenio Cuomo, un professionista dal talento indubbio e da esperienze importanti nel settore oltre che una persona gentile ed umile.

Voglio soffermarmi ora, sull’aspetto che più interessa tutti gustosi e cioè la gastronomia, ed in particolare sulla gastronomia sorrentina che quì, al Grand Hotel Continental viene rispettata e molto amata sia dallo chef che, dai suoi collaboratori ( aldilà del vetro lo chef in azioni e i suoi collaboratori).

Per la cena, abbiamo scelto di non ordinare ma affidarci allo chef e devo dire che, è stata un’ottima scelta.

Abbiamo iniziato con un prosecco

ed un entrèe:

una pappacella con una mousse di olive nere e gel di peperoni rossi), da leccarsi i baffi,

non poteva mancare il pane, nel nostro caso una varietà di pani

accompagnati  dal burro realizzato dallo chef, una nuvola per la usa delicatezza,

Come primo antipasto:

crudo e cotto di tonno alle erbe aromatiche, scottato di verdure allo zenzero e salsa caraibica,

polpo arrostito su crema di zucchine, rucola e verdure stagionali,

Ad accompagnare questi buonissimi antipasti, un vino bianco il “Pian di Stio” dell’Azienda Agricola San Salvatore di Giungano

Un primo piatto:

Il risotto agli agrumi di Sorrento con crudo di gamberi viola all’ olio di Muraglia

Altro primo piatto:

Gli spaghetti di Gragnano con scorfano, limone, fiori di zucchine, pesto di bottarga e pomodorini

Un secondo piatto:

Il filetto di spigola cotto su pelle con stufato di scarole, morbido di patate e salsa all’acqua pazza amalfitana.

Il predessert:

Tampone di Pan di Spagna con gelato alla rucola e frutti di bosco

Dolci:

Dolce con birra belga, albicocca e orzo perlato

Tartelletta al limone composta da biscotto cheesecake, gel di limoncello, disco di meringa, sorbetto al basilico e limone candito

Cilindro di cioccolato con mousse di cioccolato al caramello, brownies, caramello con arachidi salati, quenelle di gelato e ganache di cioccolato bianco

Pina Colada

la Piccola Pasticceria

Concludo dicendo di aver trascorso una splendida serata e, ringrazio tutto lo staff e Felicetta Bove di avermi resa partecipe di questa interessante e bellissima esperienza.

Il pranzo dell’Immacolata tra vini e tradizioni

All’Hermes cafè  in via Plinio a Pompei (NA) l’8 Dicembre si è tenuto, il terzo dei quattro appuntamenti previsti con lo scopo, di riscoprire le tradizioni culinarie del proprio territorio, un pranzo che ricade in un giorno molto importante sia dal punto di vista culinario che religioso e cioè, il pranzo dell’Immacolata.

Lo chef che con cura e convinzione ha preparato i piatti della tradizione è stato Gian Marco Carli, uno chef  che io ho definito giovane (perchè lo è anagraficamente) giovane (perchè i piatti da lui preparati pur essendo sostanziosi hanno un sapore fresco e leggero, in più l’aspetto è ben curato ed essenziale) mentre

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tra gli ingredienti protagonisti della serata ci sono state le candele del Pastificio Arte e Pasta, il caffè dell’azienda Campana Caffè ed i vini quali: Un Dorè (Spumante Rosato di Piedirosso, Sorrentino Vini), una Lacryma Christy del Vesuvio  Bianco, Cantine Matrone), un Fratis” – Paestum Rosso – Tenuta Mainardi).

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Nell’aria, si è respirata una dolce e piacevole atmosfera natalizia fatta di addobbi delicati ricordanti il Natale, della cortesia dello staff, della simpatia dei produttori delle materie prime intervenuti, dell’umiltà e della bravura dello chef nel realizzare i piatti della tradizione di per sè sostanziosi, in maniera delicata ma allo stesso tempo dai gusti decisi.

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A dare un tocco di magia e fascino è stato poi il meraviglioso panorama che, tutto il mondo ci invidia: gli scavi di Pompei.

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Amici gustosi, dopo questa dovuta presentazione della giornata ora vi presento il menù protagonista:

Baccalà lardellato al nero casertano, crema di scarole e chips di pappacelle

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A’ Genuvese (Candele con fonduta di cacioricotta di capra del Cilento e polvere di caffè arabica torrefazione Campana Caffè)

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A’ Locena lenta (Locena di maiale cotta a bassa temperatura, vellutata di patate affumicata e friarielli)

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E’ struffole c’o cafè ( spumone al caffè e croccante di struffoli al miele di castagno dell’Azienda Agricola Cavalieri)

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Nà tazzulella e cafè (servito in moka selezione della torrefazione Campana Caffè)

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A preparare il caffè è stata Paola Campana che, insieme al fratello, sotto la supervisione vigile di papà guida la torrefazione “Campana Caffè”, virtuosa realtà di famiglia presente dal 1940.

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Un ‘ottima compagnia durante il pranzo, sono stati i vini sopra citati selezionati e abbinati dal sommelier e patron di “Vincanto” Yuri Buono, un che durante il pranzo ci ha informato non solo sui vini serviti a tavola con simpatia ed esuberanza ma anche, sull’importanza storica della data dell’8 dicembre.

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Non potevano mancare, come ricordo di questa insolita e piacevole giornata dell’Immacolata, le foto con i compagni di tavolo ( Maura Ciociano) e di avventura ( Maria Pepe)

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ed infine non per ordine di importanza ovviamente, con lo Chef Gian Marco Carli, Giuseppe Pisacane, Yuri Buono.

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Viaggio Al Paese dei formaggi e dei campi

Prodotti locali di alta qualità, un’atmosfera calda e accogliente, curata nei minimi particolari che, scelti con cura esprimono l’amore per il mondo contadino e per l’agricoltura soprattutto della terra di Lavorate (Sarno, SA), tutto questo è l’Osteria Al Paese, a Nocera Inferiore (SA).

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cucina

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Non solo, chef dell’Osteria è Lorenzo Montoro, nato a Sarno(SA), chef di grande talento, nonchè amante della sua terra, dei suoi frutti e delle sue tradizioni culinarie.

Il patron di “Al Paese” che è Luca Ingenito, è sempre pronto a scoprire e sperimentare tutto ciò che la terra di Lavorate ha da offrire e, ha pensato di realizzare l’11 novembre una degustazione chiamata, il “Viaggio Al Paese dei formaggi e dei campi” fatta di prodotti artigianali caseari (mozzarella, robiola e yogurt di bufala; caciocavallo di razza bruna alpina; formaggio blu di jersey), più precisamente quelli del maestro casearo Paolo Amato, titolare del “Caseificio Aurora” in Sant’Egidio del Monte Albino (SA) e i prodotti di stagione tipici del territorio, un’ armonioso connubio di sapori sapientemente realizzato dallo chef Lorenzo Montoro.

Ad accompagnare i gustosi piatti creati dallo chef, sono stati gli eccellenti vini dell’Azienda Vinicola Santacosta di Torrecuso del wine-maker Giuseppe Pagano.

Ora amici gustosi, voglio presentarvi i deliziosi piatti che lo chef ha preparato per la serata:

Entrée

Soffice di mozzarella, giallo di inverno e croccante di freselle

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(Don Andrea 36 08 Bianco brut spumantizzato)

Antipasto

Fonduta di bruna alpina, uovo croccante con ortaggi vernaioli e tartufo

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(Don Andrea 36 08 Bianco)

Primo

Cappelletto di casa con blu di jersey e manto di zucca lunga

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Secondo

Ossocollo di maialino con ovatta di robiola di bufala e pizzaiola fumante

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(Don Andrea 36 08 Rosso)

Dessert

Cremoso di cachi freschi, mandarino di Natale e yogurt di bufala

(Don Andrea 36 08 Moscato)

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Una serata interessante, dal punto di vista culinario ma anche piacevole per la gentilezza e cortesia del patron dell’osteria Luca Ingenito, l’umiltà e la disponibilità dello chef Lorenzo Montoro, la simpatia del maestro casaro Paolo Amato e amici di vecchia data e,

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dulcis in fundo per la sola presenza delle mie esilaranti amiche di avventure enogastronomiche, Nunzia Gargano (www.ritrattiditerriorio.it) e Maria Pepe(www.unarmadioper.wordpress.com)

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Non mi resta che ringraziare il patron di Al Paese, Luca Ingenito, lo chef Lorenzo Montoro, Paolo Amato per la bellissima serata.

Lo chef Vincenzo Piacente:Talento e passione

Premetto che sono certa che quando una passione è forte, non esistono ostacoli e lo stesso vale per il talento.

Dico questo perchè in alcune delle mie avventure enogastronomiche passate, ho conosciuto uno giovane chef Vincenzo Piacente che subito ha destato il mio interesse per la sua umiltà, gentilezza, talento e soprattutto per l’ amore che nutre per il suo lavoro e per la sua terra di origine, Gragnano (NA).

Attualmente lo chef Piacente è lo chef del “Parco Dei Principi”, a Sorrento (NA) dove il panorama è uno dei più belli e romantici che si possa vedere.

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A distanza di tempo, mi sono ritrovata a passare una serata esclusiva ospite dello chef Piacente,

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grazie alla mia amica giornalista enogastronomica Nunzia Gargano (www.ritrattiditerritorio.it) insieme anche alla giornalista fashion blogger Maria Pepe (www.unarmadiotuttoper.wordpress.com).

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L’accoglienza riservataci è stata da star e non poteva essere altrimenti, visto il posto e lo chef di cui parlo.

L’aperitivo creativo, lasciava già intendere che la degustazione vera e propria sarebbe stata originale ed interessante.

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Dopo aver finito l’aperitivo, il personale ci ha fatto accomodare gentilmente ad un tavolo posto anch’esso sul terrazzo che dava sul mare e la degustazione, è iniziata stuzzicandoci con dei pani gustosi

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e poi con un graditissimo benvenuto:

Ostrica al naturale in ristretto di crostacei e zenzero.

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poi abbiamo continuato con, Cernia in ceviche

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Zuppa di fagioli borlotti, scarola e triglia bruschettata

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 Linguine in impepata di cozze

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 Mezzi paccheri con prezzemolo, peperoni arrosto e olive nere

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 Candele spezzate con ricciola cotta e cruda, cedro e maggiorana

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ed ancora, dopo i deliziosi primi sono seguiti dei delicatissimi e gustosi secondi piatti come:

Rombo in due cotture patata arrosto, finocchio gratinato e coltura di alici

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Rana pescatrice in lardo di patanegra, schiacciatina di patate al naturale e zucchine alla menta

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una Rivisitazione del vino con la percoca

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ed una Rivisitazione del tiramisù

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 e per finire una deliziosa Piccola pasticceria

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Con lo chef Piacente per la preparazione di questi piatti, hanno collaborato:

Marcello Mosca che prepara gustosi pani e l’aperitivo, Ciro Perrella si dedica gli antipasti, Catello Sanzone ai primi, Giuseppe Vicedomini ai secondi, Aniello Falanga al dessert.

Un ruolo fondamentale è anche quello svolto dal personale di sala bar: Antonio Amitrano, Salvatore D’Esposizione e Salvatore Sessa e il barman Francesco Sicignano.

Voglio concludere dicendo che, nei piatti originali e deliziosi dello chef Piacente si percepisce la sua passione per la cucina, il sapore fresco e genuino dell’uso esclusivo delle materie prime di qualità e la preparazione che possiede nel suo campo e che, ho adorato il suo menù non negandovi che ancora oggi sento il profumo di alcuni suoi piatti, preparati in questa splendida degustazione.

Grazie chef Vincenzo Piacente!

Luigi Cippitelli, passione e sperimentazione

Amici gustosi, per lo chef della pizza Luigi Cippitelli, titolare di “Voglia Di Pizza” che si trova a San Giuseppe Vesuviano (NA) è giunta l’ora di sperimentare ancora e lo fa unendo, la tradizione con l’innovazione creando la sua pizza napoletana, con le farine alternative Polselli.

Luigi Cippitelli ama la tradizione ma altrettanto, ama giocare con nuovi ingredienti di alta qualità per creare un prodotto che, sia sempre superiore alle sue aspettative e così ha deciso di provare le farine della Polselli Spa di Arce (FR)di Emiliano Polselli

cippitelli, polselli, d'avanzo

e di collaborare anche, con alcuni chef dell’Accademia Polselli quali: Davide Palladinelli, Maurizio Grimaldi, Gino Diana.

cippitelli, polselli, tre chef e d'avanzo

Le nuove farine prodotte dalla Polselli raccolte in (Le Ricette) e presentate nel corso della serata sono state: La farina con Grano Arso ( dal colore che tende al grigio, dal profumo quasi come quello della cenere, ed un sapore tendente alla nocciola), la farina con Curcuma ( di colore giallo ocra intenso, dall’odore pungente ma dal sapore dolce e aromatico), la farina con Germe di Grano(conserva il profumo e il sapore della farina artigianale), la farina con Multicereali (di colore ambrato, con il profumo del pane appena sfornato, al palato croccante per i semi presenti).

farine Polselli 2

Vi presento ora il menù star della serata:

menù e farine polselli

Un entrèe preparato dallo chef dell’Accademia Polselli, Maurizio Grimaldi:

Scialatiello di grano arso, condito con pesto di datterino giallo, finocchio fresco, grattugiata di lime, cacio bagnolese e mandorle tostate il tutto a crudo, freddo e con una spolverata di mollica alla paprika e curcuma; Gnocco alla canapa e curcuma, ripieno di ricotta di bufala aromatizzata con origano e pepe e in abbinamento allo gnocco di curcuma un pesto di piennolo mentre a quello di canapa, un pesto di rucola.

entrèe

Le Pizze che Luigi Cippitelli ha voluto preparare per la serata, sono state:

La Pizza Margherita, preparata con la farina con Grano Arso;

pizza Margherita

La Pizza Montanara, fritta e poi passata al forno, preparata con la farina con Curcuma;

Pizza Montanara

Le Pizze con impasto alternativo che, ha curato Davide Palladinelli, il responsabile dell’Accademia sono state invece:

La Pizza con pesto di rucola, fior di latte, pomodoro del piennolo, lonzarda di suino razza casertana, preparata con farina con Germe di Grano;

Pizza con farine di germe di grano

La Pizza con fior di latte, ricotta di fuscella, mortadella e pistacchio di Bronte, preparata con  farina con la Curcuma;

Pizza con farina con curcuma

La Pizza con datterino giallo, fior di latte di Agerola, caso conciato bagnolese, preparata con la farina ai Multicereali.

Pizza con farina con multicereali

Il babà alla curcuma, bagnato in sciroppo d’arancia, crema di nocciola e nocciole di Giffoni pralinate, preparato dal Maestro Pasticcere Gino Diana.

babà

babà 2

In abbinamento al Babà alla curcuma, i liquori di altà qualità e dal sapore intenso, di Alma De Lux.

liquori Alma De Lux (2)

Alma De Lux esposizione

Una serata di successo, all’insegna della scoperta di nuovi gusti e sapori, quella del 25 maggio, organizzata dalla famiglia Cippitelli con la Polselli Spa ed in collaborazione con Giuseppe Ciriello, responsabile commerciale di GFA Group Srl Beverage & Food, il distributore che affianca la Polselli sul territorio vesuviano mentre, presente all’evento anche la nutrizionista Francesca Marino ed infine la moderatrice della serata è stata, la giornalista pubblicista Antonella D’Avanzo.

gruppo

Concludo ringraziando, Luigi Cippitelli per la bellissima serata e consigliando a tutti i miei presenti e futuri gustosi, di visitare “Voglia Di Pizza”, sinonimo di qualità, cortesia e professionalità.

La Pizza di alta qualità di Luigi Cippitelli

Il 18 maggio presso la pizzeria “Voglia di Pizza” a San Giuseppe Vesuviano (NA), si è tenuta una serata degustazione sulla pizza di qualità, fortemente voluta dal maestro della pizza nonchè titolare della pizzeria, Luigi Cippitelli.

pizzeria

Luigi Cippitelli è un pizzaiolo che fa parte dell’Alleanza Slow Food, è alla continua ricerca di nuove idee che prendono forma solo con il meglio delle materie prime italiane e locali, inoltre non è solo un professionista della pizza ma anche un uomo dotato di grande umiltà, simpatia e gentilezza che lo rendono una persona meritevole dei migliori traguardi.

Luigi Cippitelli

“Le Voglie Di Pizza” così si è chiamata la serata, è stata davvero piacevole in tutti i sensi, dal palato all’olfatto appagati ampiamente per il sapore e i profumi che le pizze e non solo, di Luigi Cippitelli con anche il fratello Maestro Pizzaiolo Marco Cippitelli,  hanno saputo regalare a noi tutti presenti.

Luigi Cippitelli e Marco Cippitelli

Un evento questo, tutto dedicato alla valorizzazione dei prodotti genuini e di qualità del proprio territorio e, al perfetto uso che Luigi Cippitelli ne fa creando, la vera pizza napoletana.

L’attenzione per i particolari non solo dei fratelli Cippitelli ma anche del suo staff, rendono un servizio impeccabile e piacevole alla vista.

staff 6

cippitelli e staff

cippitelli e staff 2

Il menù scelto per la degustazione, è stato molto interessante per i diversi accostamenti realizzati che poi si sono dimostrati una goduria per il palato.

Ma passiamo ora al menù che credo, vi farà venire l’acquolina in bocca:

Entrée

Composta di ricotta con testa coppata, pesto di basilico, olive nere disidratate e pomodori datterino.

Entrée

Pizze

  • Margherita (con mozzarella di bufala campana Dop);

pizza Margherita

  • Sud Slow (fior di latte, cipollotto, capocollo di Martina Franca, oliva salella ammaccata del Cilento, crema di asparagi e olio evo di Terzigno);

pizza Sud Slow

  • Cetarese (pomodoro datterino giallo, alici di Cetara, cipolla al vin cotto, origano e olio evo);

pizza Cetarese

  • Montanara Vesuviana una sorpresa per gli ospiti (provola affumicata, piennolo del Vesuvio Dop, olio evo di Terzigno, provolone del Monaco Dop e basilico);

pizza Montanara

  • Campania in un morso (nocciole di Giffoni, fior di latte, papaccella napoletana, lonzarda maialino nero casertano, olive nere disidratate);

pizza Campania in un morso

  • Dolcevoglia ( panna cotta con topping di riduzione di pomodorino giallo, con l’aggiunta di gocce di liquore al basilico).

Dolce Voglia

Dulcis in fundo ad accompagnare questo variegato menù, sono state le buone birre bionde artiginali del Birrificio Agrado di Olevano sul Tusciano 

birra ambrata di Agradobirra bionda di Agrado 2

Agrado

 

e gli originali e squisiti liquori quali, al piennolo, peperoncino, limone e zenzero, liquirizia, e per finire sinfonia d’agrumi, dell’azienda Alma De Lux.

Alma De Lux

liquori Alma De Lux

Non potevano mancare delle foto a testimonianza della bellissima serata trascorsa, grazie a Luigi Cippitelli!

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noi

serata

Il menù dei grani antichi all’ “Haccademia”

Il 18 febbraio presso il Ristorante Pizzeria “Haccademia” a Terzigno (NA), si è tenuta una piacevole ed interessante serata dedicata ai grani antichi e non solo, la presenza di alcuni coltivatori e produttori delle materie prime presenti sulla tavola hanno fatto si … Continua a leggere

I sapori dell’antica Pompei nei piatti del “Pompeo Magno”

Al Ristorante “Pompeo Magno” di Pompei (NA), il 19 febbraio si è tenuta un’interessante serata con lo scopo di far conoscere e riscoprire gli ingredienti e i piatti dell’antica città di Pompei. Non è facile al giorno d’oggi riproporre quei piatti e avvicinarsi … Continua a leggere

Ristorante Pizzeria “Le Parùle”

Giuseppe Pignalosa

Il Ristorante Pizzeria “Le Parùle” si trova ad Ercolano ed il patron è Giuseppe Pignalosa, discendente di un’antica famiglia di pizzaioli che crede fortemente nella vera pizza napoletana e, nelle infinite possibilità delle risorse del proprio territorio e dintorni.

Qualità degli ingredienti, professionalità del personale, la maestria e la cortesia di Giuseppe Pignalosa, un ambiente familiare: tutto questo è “Le Parùle”.

Un ristorante pizzeria quello di Giuseppe Pignalosa che, aderisce all’Alleanza Slow Food dei Cuochi.

ristorante le Parùle

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Un menù quello de Le Parùle molto ben descritto e coerente con i piatti, i vini locali, le birre artigianali e le pizze servite in tavola.

menù le parùle

Dopo aver mangiato un buonissimo crocchè di patate, dalle dimensioni notevoli,

crocchè di patate 2

io personalmente ho assaggiato varie pizze, a partire dalla pizza vietrese con: pesto vietrese, e pomodori del piennolo, origano e aglio,

pizza con pesto vietrese e pomodorini del piennolo

la pizza con baccalà, olive nere, con profumo di limone,

pizza con mozzarella,baccalà, olive nere al profumo di limone

la pizza orto e costiera con: burrata, carciofi arrostiti, prosciutto crudo, cipolla ramata e limone in agrodolce,

pizza orto e costiera

la pizza con burrata, pancetta, carciofi arrostiti, scorzette di limone,

pizza con burrata, carciofi arrostiti, bucce di limone a julienne, pancetta

o ancora, la pizza con: noci, scarola, pancetta e burrata.

pizza con noci, scarola, burrata, scaglie di limone

Queste sono sono alcune delle tantissime pizze che, Giuseppe Pignalosa realizza rispettando la tradizione ( l’impasto è soffice, facile da digerire perchè a lunga e lenta lievitazione) ma allo stesso tempo dando quel tocco di modernità che stupisce positivamente.

io e giuseppe pignalosa

Ringrazio dunque Giuseppe Pignalosa per la sua disponibilità, cortesia e per aver potuto gustare una pizza di alta qualità.

Tutto il resto sul ristorante pizzeria “Le Parùle”, lo lascio scoprire a tutti voi gustosi ( che mi seguite con affetto e attenzione) visitandolo con la vostra metà, i vostri amici e parenti.