Al Ristorante “Pompeo Magno” di Pompei (NA), il 19 febbraio si è tenuta un’interessante serata con lo scopo di far conoscere e riscoprire gli ingredienti e i piatti dell’antica città di Pompei.
Non è facile al giorno d’oggi riproporre quei piatti e avvicinarsi ai gusti dalle origini antichissime sia, per gli ingredienti che sono difficili da reperire ma anche, per la diversità dei mezzi e metodi di cottura che allora si avevano e usavano.
Il patron Gerardo Esposito con la moglie Michela Del Sorbo hanno pensato e, messo in pratica insieme allo chef Vincenzo Del Sorbo fratello di Michela, un tema chiamato “Sapori a spasso nel tempo”.
Una serata enogastronomica curata fin nei dettagli, iniziando dai centrotavola composti da fiori e piante inusuali che i pompeani usavano per ornare le stanze dove, si tenevano i banchetti.
Prima della degustazione del menù studiato appositamente, la giornalista Palma Abagnale ha riportato tutti i presenti compresa me indietro nel tempo, attraverso un proiettore con foto di reperti e figure che facevano intendere le abitudini alimentari di allora e, più precisamente ai metodi di cottura usati per renderli prelibati, il tutto partendo dal ricettario di Vinicio.
Dopo c’è stata la presentazione del libro della giornalista enogastronomica Nunzia Gargano, intitolato “Le ricette dell’Agro – Nocerino – Sarnese” (Prefazione di Luciano Pignataro) che rappresenta, il primo ricettario completo sulla gastronomia della Valle del Sarno, nel quale le massaie con le loro ricette tradizionali rivestono un ruolo fondamentale e che, ha riscosso notevole attenzione da parte del pubblico presente.
Infine la presentazione di una casa vinicola, Bosco De’ Medici da parte di Giuseppe Palomba che ci ha fatto conoscere e degustare un vino rosso il Pompeii e, un vino bianco doc La LavaFlava Lacryma Christi durante tutte le pietanze previste per la serata.
Prima di degustare i piatti preparati per la serata, la mia attenzione è ricaduta su un’insieme di pani artigianali
fatti con grani antichi e dalla forma originale che permetteva nell’antichità come ora, di essere spezzati con le mani inoltre, panini fatti con la ricotta, senza lievito ed anche pane con i cigoli e spezie come il finocchietto ed infine del pane scuro.
Il percorso culinario è stato studiato con cura dallo chef Vincenzo Del Sorbo e, il menù era così composto:
Per entrée c’erano: globulos (frittelle farcite al formaggio); epityrum (crostini con crema di ricotta e olive);
cucurbita et caseum (fiore di zucca con ricotta);
Puls è stato il primo piatto a base di farro con pancetta croccante;
il porcellum oenococtum (maialino aromatizzato in salsa di vino) con zucchine alla scapece e prugne secche;
Infine patina de piris (torta a base di ricotta e pere).
La serata si è conclusa, con i dovuti complimenti ai padroni di casa per aver organizzato un evento originale dal
punto di vista non solo enogastronomico ma anche storico e, alla cortesia che ci hanno riservato.